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  • Immagine del redattoreMadonna di Fatima

Promessa del trionfo della bontà e della misericordia della Madonna.


I tre Pastorelli di Fatima

Nel 1917, l’umanità viveva una situazione terribile. Affrontava una pandemia di encefalite letargica – un’infiammazione del cervello, che uccise un milione e mezzo di persone – la Prima Guerra mondiale e la fame, originata dal conflitto.


In questa situazione tragica, tre bambini, Lucia, di 10 anni, Francesco, di 9 anni e Giacinta, di 7 anni, facevano la guardia al loro gregge, quando sentirono i rintocchi della campana della vicina chiesa, che indicava mezzogiorno e invitava le persone a lodare la Madonna, recitando l’Angelus.


I tre Pastorelli si inginocchiarono e, come al solito, recitarono anche il Rosario. Quando finirono, decisero di costruire alla Cova da Iria un rifugio che potesse proteggerli nei giorni di tempesta. I tre bambini furono inaspettatamente interrotti da un fulmine abbagliante e guardarono spaventati il Cielo. Tuttavia, nessuna nuvola copriva lo splendore del giorno. Dopo un primo lampo, ne arrivò un altro. E quando si misero a correre, videro a due passi di distanza, sui rami di un leccio, una “bella Signora”, più splendente del sole. Con un gesto di materna delicatezza, la Signora disse loro: “Non temete, non vi farò del male”.


E in sei apparizioni, da maggio a ottobre, sempre il giorno 13, tranne ad agosto quando si verificò il giorno 19, la Madonna chiese:


– La recita del Santo Rosario ogni giorno per ottenere la pace nel mondo;

– La devozione al Suo Cuore Immacolato come mezzo di salvezza;

– Sacrifici e orazioni in riparazione dei peccati commessi contro Dio e contro il Suo Cuore Immacolato e per la conversione

dei peccatori;

– La consacrazione della Russia;

– La comunione riparatrice nei primi sabati


E nella terza apparizione, promise il trionfo del suo Cuore Immacolato.


Prima di tornare in Cielo, la Madonna fece «ballare» il sole, davanti a una folla di oltre 70 mila persone, attestando così la veracità delle apparizioni.


L’umanità ha ascoltato l’appello di conversione della Madonna?

104 anni dopo, viviamo in una situazione insolita, che colpisce tutti, indistintamente. Calamità, malattie, pandemia, violenza senza

precedenti, crisi morali, economiche e politiche, corruzione, scandali, attacchi alla fede e alla religione, distruzione della famiglia, immoralità e peccati inimmaginabili.


Tuttavia, al di là delle previsioni più o meno catastrofiche per il futuro, si deve avere davanti agli occhi il nascere di un sole di speranza. Sì, perché il decreto divino annunciato dalla bella Signora è stato quello della sua gloriosa vittoria: «Alla fine, il mio Cuore Immacolato trionferà». La Santissima Vergine non ha detto che sarà la Sua vittoria, ma quella del suo Cuore, che è bontà e misericordia.


La domanda cruciale ai nostri giorni è questa: quanto ci manca per vedere, effettivamente, Gesù e Maria regnare nei cuori, nella cultura, nelle famiglie e nella società?


Coloro che percorreranno i sentieri indicati dalla Santissima Vergine, pregando il Rosario, avendo devozione al Suo Cuore Immacolato e frequentando i Sacramenti, cresceranno sempre nella vita della grazia e nell’amore per la vera Chiesa. A loro si applicheranno le parole della Scrittura: «Dio è per noi rifugio e forza, aiuto sempre vicino nelle angosce. Perciò non temiamo se trema la terra, se crollano i monti nel fondo del mare. Fremano, si gonfino le sue acque, tremino i monti per i suoi flutti. Il Signore degli eserciti è con noi, nostro rifugio è il Dio di Giacobbe» (Sal 46, 2-4, 8).


Fonte: Giornalino Madonna di Fatima - giugno 2021

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